Pachira Acquatica: Caratteristiche, Cura e Curiosità

Pachira Acquatica: Caratteristiche, Cura e Curiosità

La pianta che oggi scopriremo insieme è conosciuta con il nome di Pachira Acquatica ed è perfetta per coloro che vogliono introdurre nel proprio ambiente domestico della flora molto originale e piena di personalità.

La Pachira che ho nella mia casa è relativamente giovane (vedi immagine sotto), è con me da circa un anno e sono davvero entusiasta che sia ancora in ottima forma, a dirla tutta, mi sembra quasi, che ogni giorno diventi sempre più bella…

Proprio in virtù di questa piacevole convivenza con la pianta in questione, desidero raccontarvi la mia esperienza e parlarvi anche di tutte quelle condizioni, essenziali e irrinunciabili, affinché la vostra Pachira possa rimanere sempre florida e bella.

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Indice:

1. Caratteristiche Generali: Origini, Aspetto e Curiosità

La Mia Pianta di Pachira Acquatica

La Pachira Acquatica proviene dalle foreste pluviali ed equatoriali del Brasile e della America Centrale.

Questa meravigliosa pianta / albero viene chiamata anche in altri modi: Bombax Glabra, Money Tree, noce di Malabar e castagno della Guyana.

Prende il nome di Bombax in quanto appartenente alla famiglia delle Bombacacee, la stessa alla quale appartiene il grande e maestoso Baobab africano. Infatti, se osserviamo i fiori di entrambi, scopriamo come questi siano simili tra loro, confermando il visibile legame di parentela che li unisce.

La denominazione Money Tree le viene attribuita in Oriente dove la pianta si veste di significati di buon auspicio: portatrice di fortuna e soldi, da qui “Albero dei Soldi”. A questo proposito si dice che le foglie palmate della Pachira attirino i soldi e il tronco intrecciato li stringa a sé.

In natura questa pianta tropicale si presenta con foglie penta lobate (ovvero a cinque punte, ma possono arrivare anche fino a nove) di un bel verde brillante e un fusto lungo e ingrossato nella sua parta bassa, luogo in cui la pianta deposita le proprie riserve d’acqua.

Di solito è facile trovare quest’ultimo intrecciato ad altri fusti al fine di incrementarne il suo grande fascino ornamentale.

Questa operazione di intreccio è compiuta dalla mano dell’uomo e viene messa a punto quando la pianta è ancora giovane, e di conseguenza, le sue parti sono molto flessibili e ideali a costituire questo originale motivo decorativo.

La Pachira in natura può raggiungere davvero dimensioni importanti, oltre i 20 metri, a differenza di quelle che abbiamo nelle nostre case, dove al massimo potrà raggiungere i 3 metri di altezza.

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2. Come Curare la Pachira Acquatica

Come Curare la Pachira Acquatica

Per far vivere al meglio la nostra Pachira Acquatica dobbiamo essere in grado di garantirle le giuste condizioni ambientali, idriche e nutritive.

Ora di seguito cercheremo di esaminarle tutte al fine di non tralasciare nessun aspetto importante inerente la sua cura.

Esposizione

Questa pianta necessita di ambienti molto luminosi ma mai di luce diretta, pertanto la collocheremo in una area della casa ricca di luce, come ad esempio dietro una finestra o ad una vetrata.

Qualora da quest’ultime arrivasse della luce diretta del sole potremmo ovviare al problema con delle tende le quali attenueranno la forza dei raggi solari.

Temperatura

Se parliamo di temperatura il suo range ideale è tra i 15 ° C e i 30 °C. Sopporta molto bene il caldo a patto le si garantisca una elevata umidità ambientale.

Annaffiature

Le annaffiature dovranno essere più abbondanti in estate e più rare in inverno. Procederemo quando il terreno risulterà ben asciutto al tatto (ovviamente non secco).

Una volta che l’acqua sgorgherà dai fori di scolo nel sottovaso ci assicureremo di svuotarlo.

Ricordiamoci che la prima causa di morte di queste piante deriva proprio da eccessive innaffiature e ristagni d’acqua, pertanto cerchiamo di non abbondare troppo e prediligiamo un mix di terreno che non tendi troppo a compattarsi.

Inoltre, se nell’ambiente in cui avete collocato la vostra Pachira l’aria è molto secca, per garantirle la giusta umidità, potrete ricorrere a frequenti nebulizzazioni sul suo apparato fogliare e fornirle un sottovaso con dell’argilla espansa bagnata.

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Rinvaso e Tipo di Terreno

Rinvaso e Tipo di Terreno

Il vaso più giusto per la nostra Pachira dovrebbe essere all’incirca 1/4 dell’altezza del fusto della pianta.

Rinvasiamo solo quando necessario, inoltre ricordiamoci come un vaso troppo grande potrebbe portare a lungo andare a del marciume radicale. Questo perché la radici non sono in grado di assorbire tutta l’acqua nel vaso, e nel tempo, questa acqua in eccesso che la pianta non riesce ad utilizzare, farà marcire le radici.

Pertanto procederemo con rinvasi annuali con vasi solo poco più grandi dei precedenti.

Il periodo migliore per un rinvaso è fine inverno inizio primavera.

Una volta che la nostra Pachira avrà raggiunto un vaso di dimensioni importanti, solitamente dai 30 cm ai 40 cm, non saranno più necessari ulteriori rinvasi annuali.

A questo proposito, possiamo permetterci di far passare qualche anno prima di un ulteriore rinvaso oppure ci limiteremo a sostituire il terreno in superficie con della nuova terra.

Come abbiamo già accennato, il terreno dovrà essere più drenante possibile e potrà esserlo solo se aggiungeremo al nostro terriccio universale della sabbia e della torba.

Concime

Durante la stagione primaverile ed estiva, all’incirca una volta al mese, daremo alla nostra Pachira del concime liquido per piante verdi al fine di assicurarle tutto il nutrimento di cui ha bisogno.

Magari cerchiamo di diminuire leggermente le dosi consigliate sulla confezione del fertilizzante prescelto. Infatti, ricordiamoci come un eccedere troppo nelle quantità di concime potrebbe comportare serie danni alla pianta.

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3. I Problemi Più Comuni della Pachira Acquatica

Foglie della Pachira Acquatica: I Problemi Più Comuni

Di seguito ho cercato di fare un elenco dei problemi più frequenti che si possono incontrare durante la cura della Pachira Acquatica.

Anche in questo caso, potremo imbatterci in tutta una serie di possibili malesseri che, se vissuti dalla pianta, si manifesteranno in tutte le sue parti. In particolar modo attraverso le sue foglie, sulle quali potrebbero comparire ad esempio, macchie, ingiallimenti, imbrunimenti, etc.

Foglie che Perdono Colore

La decolorazione delle foglie può essere dovuto alla clorosi ferrica. Ciò è dovuto all’acqua che utilizziamo, molto probabilmente troppo calcarea.

Per ovviare a questo tipo di problema optiamo per delle innaffiature con dell’acqua piovana o distillata.

Non solo, la presenza di clorosi ferrica indica anche una mancanza di ferro, sempre conseguenza dell’acqua calcarea. Un modo semplice ed efficace per compensare questa tipo di mancanza è quella di metterci nel terreno dei comunissimi chiodi.

Foglie Rinchiuse all’Ingiù

Foglie Rinchiuse all'Ingiù

Se vedete che le foglie della vostra Pachira sono rinchiuse all’ingiù tanto da ricordare dei piccoli ombrellini chiusi, non allarmatevi, è tutto perfettamente normale.

Questa è la posizione in cui nascono le foglie, poi man mano che queste cresceranno, si apriranno e ci regaleranno tutto il loro fascino.

Foglie che Diventano Marroni

Se le foglie della vostra Pachira iniziano a imbrunire e a seccare le ragioni possono essere due: le annaffiature che offrite alla vostra pianta sono troppo scarse, oppure, nell’area in cui questa è posta, vi è troppa secchezza ambientale.

Per non sbagliare, a prescindere da quale possa essere tra le due la causa, ricordiamoci di non lasciare seccare il terreno tra un’annaffiatura ed un altra e, secondo, rinfreschiamola spesso con delle nebulizzazioni e, se questo non bastasse, ricorriamo al già citato metodo del sottovaso con argilla bagnata.

In presenza di aria molto secca e di temperature elevate la vostra Pachira vi sarà estremamente grata di questi piccoli accorgimenti!

Sottovaso con Argilla Espansa Bagnata

Foglie e Fusti Molli

Le foglie e i fusti molli rappresentano un chiaro segnale di eccessive innaffiature.

Altri segnali che presagiscono questa stessa causa sono l’ingiallimento, l’annerimento e la conseguente caduta delle foglie.

Pertanto non dimentichiamoci di tastare sempre il terreno prima di dare altra acqua alla nostra Pachira.

Un ulteriore ragione che potrebbe essere colpevole di possibili marciumi sono anche i ristagni d’acqua.

Quest’ultimi sono causati da un terreno poco drenante e lo si intuisce dal suo aspetto, visibilmente molto compatto, e che di conseguenza, non permette all’acqua di fluire in modo scorrevole.

Foglie Macchiate

Nel caso la vostra Pachira presenti delle macchie sulle foglie e un loro progressivo ingiallimento potremmo essere di fronte ad una infestazione di parassiti, quali ad esempio cocciniglia e ragnetti rossi.

Foglie Secche e Accartocciate

Nel caso invece le sue foglie appaiano secche e accartocciate, anche questa volta l’aria dell’ambiente in cui questa è collocata è troppo secca.

Ma le foglie accartocciate possono presentarsi anche per altri motivi. A volte possono comparire in seguito ad una esposizione della pianta al sole, oppure alla presenza di afidi, i quali, bucando le foglie per nutrirsi della loro linfa, ne causano questo loro aspetto increspato e deforme.

Ingiallimento e Caduta Prematura delle Foglie

Questo problema può essere dovuto ad un problema idrico unito alle basse temperatura. Per essere più precisi a ristagni d’acqua in presenza di basse temperature.

Per evitare questo tipo di inconvenienti, ricordiamoci quanto detto prima: annaffiature moderate in inverno, assicuriamole un terreno quanto più drenante possibile e mettiamola al riparo durante la stagione fredda cercando di non scendere al di sotto della temperatura consentita.

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4. Fiori e Frutti della Pachira Acquatica

La Pachira Acquatica difficilmente fiorisce nelle nostre case. Questo perché in appartamento non gode delle condizioni ideali presenti nel suo habitat che, per l’appunto, ne consentono un suo naturale sviluppo e maturazione.

Al contrario nel suo ambiente ci regala dei meravigliosi fiori. Quest’ultimi, abbastanza appariscenti, presentano dei petali che si aprono rigirandosi verso la base, lasciando liberi numerosi e sottili stami dalle diverse sfumature: arancione, giallastre e anche rossastre.

Fiore Pachira Aquatica

Questi fiori, a quanto pare molto profumati, oltre ad avere vita breve, si aprono solo di notte o nelle prime ore del mattino, rendendo questo spettacolo floreale ancora più prezioso.

La Pachira oltre a regalarci degli splendidi fiori ci dona anche dei frutti.

Il frutto della pianta si presenta in questo modo: simile a una noce ma più grande (con un diametro di circa 10 – 15 cm), legnosa e di colore marrone.

Questa capsula una volta giunta a maturazione, si apre, lasciando cadere a terra i propri semi.

5. Quanto Costa?

La Pachira Acquatica ha un costo abbastanza accessibile, ovviamente quest’ultimo è sempre proporzionato alle dimensioni della pianta prescelta: più è grande e più il prezzo cresce.

Per un esemplare giovane con un vaso grande più o meno quanto una tazza da latte il prezzo si aggira intorno ai 7 – 15 euro, se invece parliamo di piante più adulte, con un’altezza abbastanza importante tanto da avere un vaso oltre i 30 cm la cifra parte intorno ai 35 euro fino agli 80 euro.

E’ una cifra approssimativa, ricavata dai prezzi che di solito mi capita di vedere in giro.

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6. Conclusioni

La Pachira Acquatica è un tipo di pianta non troppo difficile da gestire in appartamento. Questo perché non sono tante le accortezze da tener presente per garantirle un certo benessere.

Possiamo sintetizzarle in 4 semplici punti:

  • ambiente luminoso ma non luce diretta;
  • annaffiature adeguate alla temperatura in cui questa si trova, con il caldo possiamo abbondare un po’ di più sempre avendo cura di non esagerare;
  • un giusto grado di umidità;
  • un terreno ben drenato.

Inoltre la Pachira si presenta anche come uno splendido oggetto di arredo per la nostra casa, perfetta per coloro che ricercano una pianta d’effetto e piena di carattere.

La mia esperienza in merito è sicuramente positiva, pertanto non posso che consigliarla a tutti coloro che come me amano circondarsi, tra le proprie mura domestiche, di esemplari sempre nuovi e interessanti.

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