Anche questa volta osserveremo più da vicino una pianta che può davvero dare tante soddisfazioni se impariamo a rispettare solo alcuni e semplici accorgimenti.
La pianta di cui sto parlando è il Pothos ed è molto apprezzata e diffusa nelle nostre case soprattutto per le sue qualità ornamentali. Infatti il pothos che potrete anche trovare qui su Amazon, si configura come un ottimo elemento di arredo, in particolare modo, se si ha voglia di colorare di verde gli angoli a volte “spenti” della propria casa.
Immaginate ad esempio un rigoglioso pothos su una libreria, dove le sue lunghe liane ne incorniciano gli scaffali traboccanti di libri. O ancora, in un corridoio dall’aria anonima, o perché no, in un angolino del bagno per dare un tocco esotico.
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Ebbene sono certa che a prescindere da dove deciderete di metterlo, conferirà personalità alla vostra casa ma anche tanto tanto colore!
Ma la vera domanda è: come curare questa pianta per far sì che rimanga sempre bella e florida?
Fortunatamente il pothos è un tipo di pianta difficile da far fuori, l’importante è come dicevo avere le giuste accortezze nella sua cura affinché rimanga sempre in salute.
Non solo, bisognerà anche garantirgli quelle condizioni che richiamano e contraddistinguono il suo habitat naturale. Ma non allarmatevi, quelle di cui parlo sono tutte condizioni abbastanza semplici da riprodurre e abbastanza comuni nelle nostre case.
Comunque di seguito avremo modo di conoscere più da vicino questa pianta tropicale, infatti ne osserveremo prima le sue caratteristiche principali e poi cercheremo di capire come curarla al meglio.
Non solo, vi darò anche alcuni piccoli consigli su come comportarsi in presenza di qualche malessere, come ad esempio, foglie gialle, foglie cadenti etc. E in ultimo, vi mostrerò come fare tanti altri “piccoli pothos” per mezzo di talea.
Lo sapevi che: La pianta del pothos viene anche chiamata edera del diavolo per via della sua grande resistenza anche alle condizioni più avverse, certamente se queste non sono troppo di lungo periodo! Non solo, è nota anche come pianta degli smemorati in quanto sopravvive anche se di tanto in tanto ci dimentichiamo di darle dell’acqua…pertanto ideale per dei perfetti smemorati!
1. Caratteristiche Principali e Cura del Pothos
Il pothos (conosciuta anche con i nomi Scindapsus Aureus o Epipremnum Aureum) è una pianta sempreverde originaria delle aree tropicali e subtropicali di Asia e Oceania.
Come vi ho già accennato nella selezione delle piante più resistenti, il pothos, nel suo habitat naturale, cresce in zone di sottobosco ombreggiate, fresche e con un certo grado di umidità.
Sviluppandosi, i suoi lunghi steli, caratterizzati dalla presenza di radici aeree, si aggrappano ai tronchi degli alberi per farsi strada verso la luce e l’acqua.
In natura la pianta in questione può raggiungere davvero dimensioni considerevoli: infatti può crescere fino a 20 metri di altezza e con steli dal diametro di 4 centimetri.
In casa le dimensioni rimangono di certo più contenute ma comunque sempre di una certa importanza, infatti se forniamo ad un pothos il giusto sostegno può crescere fino a ben due metri di altezza.
1.1 Dove Collocare il Pothos in Casa?
Il pothos ha bisogno prima di tutto di un luogo dove non vi siano nè correnti d’aria nè caloriferi nelle vicinanze.
Necessita prevalentemente di luce filtrata, quindi lo collocheremo in un posto luminoso ma dove non viene baciato direttamente dai raggi diretti del sole, altrimenti rischia bruciature sulle sue foglie.
Sempre rimanendo in tema della sua esposizione, vorrei aggiungere anche come il pothos è una delle poche piante che vive anche in presenza di poca luce. Purtroppo in tale condizione dovremo rinunciare alle splendide screziature bianche / oro che ne adornando le foglie, e anche, ad una sua crescita più accelerata.
Lo sapevi che: In linea generale, il colore delle foglie di una pianta può fornirci qualche indizio sulla esposizione da questa desiderata. Più le foglie sono scure più prediligono una luminosità non troppo intensa. Un esempio ci viene fornito dalla Zamioculcas.
Invece, man mano che le foglie diventano più chiare, o presentano screziature, o aree tendenti verso il bianco, desiderano ambienti decisamente più luminosi. Un esempio di quanto appena detto ci è offerto dalla splendida Diaffenbechia.
1.2 Temperatura Ideale Per Il Pothos
Abbiamo visto come il pothos sia una pianta prettamente tropicale, pertanto cercheremo un ambiente che non scenda al di sotto dei 15 °C e non superi i 25 – 30 °C.
Con la bella stagione possiamo portarlo anche fuori, l’importante è che questo spostamento non si traduca in un brusco cambio di temperatura e secondo, che non venga esposto direttamente ai raggi del sole.
L’ideale sarebbe una posto ombreggiato, dove c’è luminosità ma sempre indiretta.
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1.3 Quando e quanta Acqua Dare al Pothos?
Io innaffio il mio pothos quando sento che il terreno in superficie e al suo interno (semplicemente infilandoci un dito nel vaso) risulta asciutto al tatto.
Come per le altre piante che possiedo, anche in questo caso gli fornisco solo acqua che avrò fatto riposare almeno un giorno in una bottiglia di plastica senza tappo, per evitare sia lo shock termico dell’acqua appena spillata dal rubinetto, sia per far sì che buona parte del calcare si depositi sul fondo della bottiglia.
Una volta annaffiata, attendo che l’acqua in eccesso finisca nel sottovaso per poi svuotarlo subito.
Pertanto non ho dei giorni prestabiliti ogni quando dargli da bere, piuttosto mi fido del mio tatto e fino ad oggi posso dire di non aver avuto grossi problemi.
Se invece parliamo della quantità, posso dirvi che la innaffio fino a quando non vedo l’acqua fuoriuscire dai fori di scolo. A questo proposito, se notate che l’acqua ci mette un po’ troppo a venir fuori, molto probabilmente il terreno è poco drenante o tende compattarsi.
Di conseguenza la probabilità che si creino marciumi nell’apparato radicale è molto alta.
Pertanto ad ogni rinvaso cerchiamo di rendere il terreno nel vaso del pothos quanto più drenante possibile.
Io ad esempio ricopro il fondo del vaso con dell’argilla espansa tipo questa che trovate qui su Amazon e poi ci metto del semplice terriccio universale tipo questo sempre su Amazon, cercando di non compattarlo troppo. Infatti provo a sbriciolarlo quanto più possibile con le dita e a mischiarlo ancora un po’ con dell’altra argilla.
Lo sapevi che: il pothos è una pianta velenosa. Questo per via della presenza negli steli e nelle foglie di cristalli insolubili di ossalato di calcio. Sebbene non siano mortali, se a contatto con la pelle possono generare irritazioni e se ingerite causare vomito. Pertanto attenzione se in casa avete bambini piccoli o animali domestici. Un buon modo per scongiurare il peggio potrebbe essere quello di collocarlo in posti della casa sopraelevati.
2. Malesseri Più Comuni del Pothos
Ora di seguito vedremo quelli che possono essere i malesseri più frequenti che possiamo riscontrare nella pianta del pothos.
Come per lo spatifillo, anche qui la nostra attenzione si concentrerà soprattutto sulle foglie, perché se la pianta ha problemi di sicuro le foglie saranno le prime a dircelo.
I disturbi più comuni che incontriamo quando si parla di questa pianta sempreverde sono:
- foglie gialle;
- foglie flosce, molli e cadenti;
- crescita lenta della pianta;
- foglie bucate;
- foglie secche e con macchie marroni;
- foglie con margini marroni o tendenti al bruno.
2.1 Pothos con Foglie Gialle
Nel caso in cui il vostro pothos presenti delle foglie gialle molto probabilmente state commettendo qualche errore durante il processo di irrigazione della pianta.
Può essere che abbiate esagerato con l’acqua, o che il terreno per una serie di svariate ragioni (compattezza, ristagni in corso) non assicuri il giusto drenaggio alla pianta, o ancora, come conseguenza ad una irrigazione superficiale.
Nei primi due casi l’acqua formerà dei ristagni e a lungo andare farà marcire il vostro pothos. Pertanto ricordiamoci di aspettare che il terreno si asciughi tra un’annaffiatura e l’altra.
Nel terzo caso, ovvero di di fronte ad una irrigazione superficiale, il nostro pothos ci manifesterà sempre più spesso altri malesseri perché la pianta non potrà mai godere pienamente dell’acqua di cui necessita per vivere in salute.
Lo sapevi che: La pianta del pothos può significare desiderio e lutto. Assume il significato di desiderio e passione per via della forma delle foglie leggermente a cuore. Non solo, in quanto pianta sempreverde, viene associata ad un amore che non conosce mai l’inverno… Nel caso del lutto, questo tipo di relazione emerge per la sua caratteristica di essere una pianta longeva e resistente nel tempo, tanto da farla apparire eterna. Concetto quest’ultimo, che inevitabilmente si lega a quello della morte. Inoltre essendo una pianta rampicante è abbastanza comune ritrovarla nei cimiteri.
2.2 Pothos con Foglie Flosce, Molli e Cadenti
Se il vostro pothos presenta foglie flosce, molli e cadenti ebbene anche in questo caso il suo aspetto è indice che la pianta sta vivendo un qualche tipo di malessere che può essere determinato da diversi motivi.
Le foglie possono essere in questo stato per via di un brusco cambio di temperatura, ad esempio per il caldo eccessivo o un freddo eccessivo.
Un altra ragione di questo suo aspetto, se vogliamo un po’ “triste”, può essere ancora una volta rintracciato in un problema connesso all’irrigazione della pianta. Magari al nostro pothos gli abbiamo dato più acqua di quanto ne avesse bisogno.
Come regola generale se si parla di una pianta di pothos ricordiamoci di annaffiarlo sono a terreno asciutto (non secco ovviamente).
Lo sapevi che: Vi mi è mai capitato di trovare delle goccioline d’acqua sui bordi delle foglie del vostro pothos? Ebbene queste goccioline sono il risultato di un fenomeno che prende il nome di guttazione. Ovvero, la pianta si libera dell’acqua in eccesso, o in presenza di troppa umidità atmosferica, o quando l’acqua assorbita dalle radici è superiore a quella traspirata dalle foglie.
2.3 Perché il Pothos Non Cresce?
Nel caso vi sembra che il vostro amato pothos non ne voglia proprio sapere di crescere, può darsi che la pianta in questione, non goda delle condizioni ideali per poter prosperare floridamente.
In particolar modo, come ho già accennato prima, il pothos ha bisogno oltre che di acqua e della giusta temperatura, anche di una buona luminosità di luce indiretta.
Sebbene sia una pianta che “sopravvive” in ambienti poco illuminati questo non significa che in questo tipo di condizioni vive al massimo delle sue potenzialità.
2.4 Foglie del Pothos Bucate
Solitamente quando le foglie di una pianta presentano buchi e piccoli fori il più delle volte è colpa di bruchi e cimici.
Pertanto controllate sempre nei dintorni della pianta, il colpevole potrebbe non essere troppo lontano .
2.5 Foglie del Pothos Secche e Con Macchie Marroni
Se il vostro amato pothos presenta foglie secche e con macchie marroni, può darsi che l’ambiente in cui si trovi non abbia il giusto grado di umidità.
Per contrastare questa secchezza dell’aria possiamo ricorrere al sottovaso con argilla espansa bagnata o con frequenti nebulizzazioni del fogliame.
2.6 Foglie del Pothos Con Margini Marroni o Tendenti al Bruno
Nel caso in cui ad essere interessati sono solo i margini delle foglie e quest’ultimi si colorano di marrone, molto probabilmente l’acqua che gli abbiamo fornito non è abbastanza e dunque l’innaffiatura va resa più abbondante.
Un buon modo per sapere quando è il momento di fermarsi è aspettare di vedere l’acqua fuoriuscire dai fori di scolo del vaso.
Una seconda ragione che potrebbe determinare tale problema è la possibilità che si faccia passare troppo tempo da una innaffiatura all’altra. Ricordiamoci che il pothos è pronto per essere bagnato solo quando il terreno risulta asciutto al tatto.
Se invece i margini della foglia tendono al bruno, quindi ad una gradazione più scura rispetto a quella menzionata prima, forse le foglie ricevono del sole diretto e di conseguenza si bruciano.
3. Riproduzione Pianta del Pothos
Apprezzo questa pianta soprattutto per la bellezza del suo fogliame e per la sua grande resistenza, ma c’è anche un altro motivo che me la fa amare ancora di più: la facilità con la quale poter creare nuove piante di pothos.
Infatti è davvero semplice farne delle talee e ora di seguito vedremo come fare.
Nel caso stiate pensando di sfoltire un po’ il vostro pothos, ebbene questo potrebbe essere un buon momento per farne delle talee da mettere in acqua.
Il procedimento è molto semplice e davvero alla portata di tutti.
Prima di tutto prendiamo una delle liane (un lungo stelo) del nostro splendido pothos. Come è possibile osservare, da questo lungo stelo partono altrettanti piccoli steli adornati di foglie. Ebbene noi taglieremo ai due lati del punto di incrocio dei due steli, ovvero il punto dove quello lungo incrocia quello piccolo.
Attenzione taglieremo tenendoci distante dal punto di incrocio di circa 1- 1.5 cm da una parte e dall’altra.
Una volta effettuato questi due taglietti con delle forbici che avremo precedentemente disinfettato, possiamo metterli in un recipiente con dell’acqua.
In caso di difficoltà, il video sopra vi aiuterà nel procedimento appena descritto.
Come potete vedere dalla prima immagine di questo paragrafo, io ho messo insieme più steli in un unico bicchiere d’acqua, al quale ho anche aggiunto delle pietre sul fondo a scopo decorativo. Infatti ho pensato di unire l’utile al dilettevole e insieme ad altri elementi, ho cercato di ricreare un centro tavola originale e soprattutto green.
Ricordiamoci anche qui di non mettere dell’acqua appena spillata dal rubinetto, piuttosto utilizziamo dell’acqua che avremo lasciato riposare per un giorno almeno in una bottiglia di plastica senza tappo. Non solo, l’acqua va cambiata ogni 2 – 3 giorni al massimo.
Dopo una settimana o dieci giorni circa, vedrete spuntare alla base della pianta delle piccole radichette.
Quando queste saranno cresciute un po’, potremo decidere se trapiantarle in un vaso con della terra o spostarle in un vaso sempre con dell’acqua, un po’ più grande e meglio se in vetro e trasparente.
Io personalmente questa volta ho voglia di percorrere la strada dell’idrocoltura con questi piccoli pothos per vedere come va e voi, cosa fareste al posto mio?
4. Conclusioni
Nel corso di questo articolo, abbiamo dato un’occhiata più da vicino a quelle che sono le caratteristiche principali del pothos, e anche di come aver cura di questa splendida pianta sempreverde.
Abbiamo anche visto quelli che possono essere i suoi più comuni e frequenti malesseri che spesso rischiano di comprometterne il suo benessere generale: foglie molli, gialle, marroni etc..
Inoltre, nell’ultima parte, vi ho mostrato anche come riesco a dar vita, tramite talea, ad altre piantine di pothos a partire da una pianta madre.
Arrivati a questo punto, spero di aver dato a chi già possiede un pothos dei buoni suggerimenti su come garantirgli una vita lunga e rigogliosa, e a chi non ce l’ha, gli giusti incentivi per portare a casa con voi questa pianta dalle mille qualità!