Oggi parleremo di un’altra bellissima pianta facile da curare ma soprattutto meravigliosa per il suo grande fascino concentrato in dimensioni, per così dire, “ridotte”.
Come avrete intuito dall’immagine sopra, stiamo parlando del Ficus Ginseng, una pianta in grado di regalarci tutta la bellezza di un piccolo albero in miniatura.
Purtroppo ho darvi una brutta notizia: in natura non esiste il Ficus Ginseng!
Quest’ultimo è il nome “commerciale” dato alla pianta in questione, in realtà il suo vero nome botanico è Ficus Microcarpa (e in altri casi Ficus Retusa).
Infatti, come avremo modo di vedere in seguito più nello specifico, quando parliamo di Ficus Ginseng ci riferiamo a due parti di un Ficus (Microcarpa o Retusa), infatti possiamo osservare alcuni rami ricolmi di foglie visibilmente innestati su di un tronco.
Immagino che nel mio caso (vedi sotto) si possa parlare di un Ficus Microcarpa, anche se, leggendo su alcuni forum, noto come siano in molti a sostenere la tesi secondo cui solo il tronco apparterebbe ad un Microcarpa, i rami invece proverrebbero da un Retusa.
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Purtroppo tra le mie ricerche non ho trovato nessuna fonte certa che possa confermare quanto appena detto, pertanto darò per valida la tesi che siano due parti di un Ficus Microcarpa…
Tornando al nostro Ficus, è facile notare come il suo tronco ci ricordi in modo sorprendente il ginseng, sebbene con quest’ultimo non ci sia nessun tipo di legame.
Una prova?
Il Ginseng è una pianta della famiglia delle Araliaceae a differenza del Ficus che invece è di quella delle Moraceae.
Pertanto appartenendo a due famiglie diverse non si può pensare ad un innesto tra le due.
Ma prima di partire in modo definitivo alla scoperta di questa pianta, vi ricordo come anche questa volta, affronteremo diversi argomenti ad essa inerenti: le caratteristiche principali, come si presenta, le sue origini, la sua cura e, infine, i principali malesseri che questo “alberello” potrebbe dover affrontare durante il suo ciclo vitale.
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Indice:
- 1. Caratteristiche Principali
- 2. Come Curare il Ficus Ginseng
- 3. I Problemi Più Comuni
- 4. Quanto Costa?
- 5. Significato del Bonsai Ficus Ginseng
1. Caratteristiche Principali del Ficus Ginseng
Per descrivere al meglio questa originale pianta dobbiamo riferirci al Ficus Microcarpa (o al Ficus Retusa), dato che come abbiamo già anticipato il nome “Ginseng” le viene attribuito solo ed esclusivamente per la sua somiglianza alle radici della omonima pianta.
Lo sapevi che: la parola cinese “ginseng” significa radici.
Iniziamo con il Ficus Microcarpa, che è proprio quello che ho a casa con me, e poi passeremo alla specie Retusa.
1.1 Ficus Microcarpa
Il Ficus Microcarpa appartenente alla famiglia delle Moraceae, ha origini in Asia e in Australia e in natura è un vero e proprio albero tropicale che può raggiungere e oltrepassare i 25 metri di altezza.
Questo albero tropicale presenta una corteccia liscia di colore grigio chiaro con delle foglie a forma di lance rovesciate.
Lo ritroviamo per lo più in aree a basse altitudini, calde e caratterizzate da un certo grado di umidità.
I suoi habitat naturali comprendono anche zone costiere, mangrovie, foreste pluviali e tropicali, bordi di fiumi e paludi.
Inoltre, sempre in natura, questi alberi tropicali hanno delle radici aeree che partono dai rami e una volta che raggiungono il terreno si sviluppano come tronchi.
1.2 Ficus Retusa
Anche nel caso specifico del Ficus Retusa parliamo di un albero. Quest’ultimo in natura ha dimensioni di circa 8 – 14 metri ed è originario del sud-est asiatico.
Il Ficus in questione si presenta nel seguente modo: tronco grosso e contorto dalla corteccia liscia che va da una colorazione grigio marrone (negli esemplari più giovani) a bianco latte in quelli più adulti. La sua chioma è ricca di foglie, dove quest’ultime sono coriacee, lucide, ovali e di un bel verde intenso.
Le radici invece, che partono dalla base del tronco, sono spesse e contorte e si ingrossano nel tempo. Anche per questa specie osserviamo radici che partono dai rami ed arrivano a terra.
Lo sapevi: che il Retusa è l’unico Ficus ad avere il tronco bianco.
Ma ora torniamo al nostro Bonsai, ovvero al Ficus Ginseng e cerchiamo di capire meglio com’è strutturato.
Come abbiano già accennato si compone di due parti: innesto e porta-innesto.
Come innesto abbiamo dei rami di Ficus Microcarpa (o Retusa).
Come porta-innesto invece abbiamo un tronco con radici di Ficus Microcarpa (o anche qui di Retusa).
Lo sapevi che: il Ficus Ginseng è tossico per i nostri animali domestici. Ricordiamoci pertanto di tenerlo sempre lontano dalla loro portata al fine evitare spiacevoli incidenti.
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1.3 Confusione Tra Ficus Microcarpa e Ficus Retusa
Leggendo e documentandomi un po’ su questo Bonsai mi sono accorta di come molti aspetti che lo riguardano non sembrano essere molto chiari.
Il primo dubbio che gira è se Ficus Microcarpa e Retusa (che come abbiamo visto sopra sono le due specie dietro al commerciale Ficus Ginseng) siano o meno la stessa pianta, tant’è che molte volte vengono utilizzati addirittura come sinonimi.
Da quello che ho potuto capire non lo sono affatto infatti non per niente parliamo di specie diverse.
Il secondo dubbio che ho notato verte sulla questione inerente il tipo di pianta che fa da innesto e da porta innesto.
Alcuni parlano di un tronco di Ficus Microcarpa con innesti di rami di Ficus Retusa. Ma come vi ho già anticipato poco fa, a riguardo non ho trovato nessuna fonte certa.
Dopo questa breve parentesi, di seguito, in base alla mia esperienza che ho maturato con la pianta in questione, vi parlerò di come me ne prendo cura e vi descriverò anche i più comuni malesseri che questa può accusare durante il corso della sua vita.
2. Come Curare il Ficus Ginseng
Come vi ho già anticipato nell’introduzione, il Ficus Ginseng è una pianta di facile manutenzione, infatti vi basteranno davvero semplici accorgimenti per garantirgli una vita sana e duratura.
Vediamo quali…
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2.1 Collocazione Ficus Ginseng: Dentro o Fuori Casa?
Questa è forse una di quelle domande che più frequentemente ci poniamo rispetto alla pianta in questione.
Io personalmente, nel suo primo anno di vita nella mia casa, le avevo dato un posto da vera protagonista, in bella vista, sulla parete soggiorno.
Qui poteva godere di una certa luminosità, poche ore al giorno e di tipo indiretta.
Purtroppo più i mesi passavano e più mi accorgevo di quanto il mio Ficus diventasse sempre più spoglio e il tronco più molliccio.
Poi documentandomi un po’, mi ricordo di come lessi l’esperienza di molti nel portarlo fuori durante la bella stagione. E allora decisi di voler provare anche io questa strada, alla fine cosa avevo da perdere, la pianta mi sembrava già più di la’ che di qua..
Ebbene, trovai subito al Ficus un bel posto non troppo assolato (ricordiamoci che non vuole la luce diretta del sole) sul terrazzino.
Dopo pochissimo tempo, una decina di giorni, mi accorsi della presenza di piccoli germogli sui rami, e da lì in breve tempo la pianta si rinfoltì, anche se mai come quando mi fu regalata.
Ma la storia non finisce qui, perché poi per una serie di circostanze, il mio Ficus trascorse tutta la stagione invernale sul terrazzino, protetto comunque dalle tende invernali.
Durante la fredda stagione ammetto che ci furono delle sporadiche perdite di foglie, ma niente di troppo grave…
In seguito a questo anno di prova all’esterno decisi di non riportarlo più in casa.
Dopo una certo periodo di convivenza con questa pianta posso intuire il perché nei primi mesi perdesse continuamente foglie e avesse il tronco molliccio.
A mio avviso la perdita di foglie, in un primo momento, è stata causata dal cambiamento che la pianta ha vissuto dal negozio a casa mia. Queste sono piante, proprio come abbiamo visto per il Ficus Robusta, che facilmente si stressano se spostate.
Poi, nel periodo successivo, la probabile insufficiente quantità di luce ha determinato la defogliazione completa.
Ora all’esterno invece, può godere di qualche ora in più di luce e comunque di una indiscussa maggiore luminosità.
Anche per il tronco molle penso di aver capito cosa l’abbia determinato. Secondo me l’acqua che le fornivo non si asciugava abbastanza bene tra una annaffiatura ed un’altra.
(A questo proposito ho notato di come il terreno di una pianta posta in casa ci metta più tempo ad asciugarsi rispetto ad una collocata all’esterno).
Pertanto, molto probabilmente, la mia pianta iniziava a soffrire della sovrabbondanza di acqua alla quale inconsciamente la sottoponevo e il tronco molliccio altro non era che il primo segno di un suo marciume generale.
Ricapitolando alla domanda dentro o fuori io risponderei dipende da ciò che possiamo offrire al nostro Ficus Ginseng.
Se godiamo nella nostra casa di una buona luminosità il nostro Ficus Ginseng starà bene dentro casa, se invece la luce è poca, possiamo pensare di portarlo fuori per la bella stagione. Se inoltre, nel nostro “fuori” disponiamo di verande o tende invernali con una buona esposizione potremmo anche pensare di posizionarlo all’esterno come soluzione definitiva.
Ovviamente questa opzione è percorribile solo se le temperature lo permettono… Se scendono troppo (al di sotto dei 10 °C) sarebbe meglio riportarlo dentro al fine di non mettere a rischio la salute della vostra pianta.
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2. 2 Esposizione
Sicuramente posizioneremo il nostro Ficus Ginseng in un luogo dove possa godere di una buona luminosità.
L’unica accortezza da tener presente è di evitare una sua esposizione diretta al sole, in particolar modo se continua e nelle ore più calde.
2. 3 Temperatura
Proprio come le altre piante tropicali, la temperatura ideale di questo Ficus si aggira tra i 15 °C – 25 °C.
Resiste anche a temperature un po’ più basse sempre se però ben protetto dagli agenti atmosferici esterni. Comunque sarebbe preferibile non scendere al di sotto dei 10 °C.
Inoltre ricordiamoci di evitare bruschi cambi di temperatura: se decidiamo di portarlo fuori (come anche di riportarlo dentro) deve essere un processo graduale affinché la pianta abbia tutto il tempo di adeguarsi alla nuova condizione.
2. 4 Annaffiature
In merito alle annaffiature gli daremo preferibilmente acqua piovana a temperatura ambiente, se questo non fosse possibile possiamo annaffiarlo anche con dell’acqua del rubinetto che però avremo fatto riposare prima almeno una notte.
Le annaffiature saranno più moderate in inverno e più abbondati nella calda stagione, specialmente se l’abbiamo collocato fuori, all’esterno.
In linea generale, procederemo a dargli dell’acqua quando vedremo il terreno iniziare ad asciugarsi.
Questa pianta, come alla fine tutte le altre, non ama l’acqua stagnante pertanto ricordiamoci di svuotare sempre il sottovaso (o coprivaso) dopo averla annaffiata altrimenti rischieremo di far mar marcire le sue radici.
Come annaffiarlo?
Dall’alto andrà benissimo, l’importante che l’acqua arrivi bene alle radici, dopodiché aspettiamo che questa defluisca dai fori di scolo nel sottovaso assicurandoci di svuotarlo prima possibile.
Ricordiamoci che sottoporre il Ficus Ginseng al problema opposto, ovvero ad una continua carenza di acqua può essere ugualmente catastrofico per la sua sopravvivenza.
Infatti un duraturo stress idrico può portare a seccarne le radici e, purtroppo, una volta che questo accade per la pianta potrebbe essere già troppo tardi.
Questo perché le radici seccando non sono più in grado di assorbire acqua e quindi non possono più svolgere quelle funzioni necessarie per il suo ciclo vitale.
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2. 5 Rinvaso e Tipo di Terreno
Nel caso del mio Ficus Ginseng ammetto di non averlo ancora rinvasato, questo perché in seguito ai primi problemi in casa (caduta foglie e tronco molle) ho preferito lasciarlo in pace il più possibile.
Mi rendo conto come non potrò rimandare ancora a lungo questo compito, di conseguenza verso fine febbraio e inizio marzo dovrò assolutamente mettermi all’opera.
In vista di questa operazione mi sono già premurata di fare le dovute ricerche su quale tipo di mix di terreno procurargli.
Ebbene da quello che ho potuto capire penso che la soluzione più adeguata alle sue esigenze sia la seguente: un tipo miscela in grado di assicurargli soprattutto un buon drenaggio.
In questa miscela ci sarà dell’akadama e del terriccio universale ideali per soddisfare i bisogni basilari della pianta.
Ricordiamoci che il rinvaso (quando ovviamente ce n’è necessità) assicura al vostro verde in casa maggior benessere e di conseguenza una longevità di lungo periodo.
2.6 Potatura
L’operazione di potatura è un procedimento molto importante nel caso di questa particolare pianta.
Questo perché l’operazione in questione ci permette di mantenere “ridotte” le dimensioni e la forma del nostro Ficus.
Le operazioni di potatura potranno interessare sia i rami che le radici. Invece per quanto riguarda i rami secchi possiamo semplicemente rimuoverli.
In ultimo, ma non meno importante, se notate delle foglie sul tronco del Ficus Ginseng, sarebbe bene eliminarle in quanto queste crescendo sottrarranno energia a quelle presenti sui rami.
3. I Problemi Più Comuni
Nel paragrafo riguardante la cura del Ficus Ginseng abbiamo avuto modo di osservare quanto una certa attenzione ad una equilibrata irrigazione, ad un terreno drenante e ad una collocazione in un’area con una buona luminosità possono essere le chiavi per una sua maggiore longevità.
Se così non fosse, ovvero non siamo riusciti a garantirgli una o più di queste condizioni, la pianta non tarderà a comunicarcelo con il manifestarci di diversi tipi di malesseri.
Sotto ho messo insieme alcuni dei problemi più comuni che il Ficus potrebbe dover affrontare, ovvero, perdita delle foglie, tronco molle, macchie nere sulle foglie e cosi via…
3.1 Perdita di Foglie
La perdita delle foglie può essere ricondotto a diversi fattori, primo fra tutti, il cambiamento ambientale, ovvero il tipico stress da “spostamento”.
Non solo, può essere causata anche da un cattivo drenaggio del terreno. Di conseguenza assicuriamogli sempre una miscela di terreno adeguata affinché l’acqua possa defluire in modo scorrevole.
Un altra ragione che potrebbe portare a questo tipo di problema è un brusco cambio di temperatura.
La caduta delle foglie può essere ricondotta anche ad un attacco di parassiti, pertanto controlliamo spesso ogni parte del Ficus per verificare l’assenza di sgraditi ospiti.
In ultimo facciamo sempre attenzione che possa godere di una buona luminosità, almeno di qualche ora al giorno.
Infatti se ne riceve troppo poca la pianta non è in grado di mettere in atto quello che è il processo di fotosintesi, e pertanto, a lungo andare, assisteremo anche in questo caso, ad una defogliazione del nostro amato alberello.
3.2 Tronco Molle
Un tronco molle molto probabilmente indica l’inizio di un marciume generale della pianta, pertanto assicuriamoci di bagnarlo solo a terreno quasi asciutto.
3.3 Foglie Con Macchie Nere
Molto probabilmente le macchie sono dovute a problemi a livello radicale, causati da un’eccessiva quantità di acqua.
Verifichiamo che non ci siano ristagni.
3.4 Ingiallimento delle Foglie
Anche l’ingiallimento delle foglie può essere determinato da diversi fattori, tra cui ad esempio, una temperatura ambientale troppo bassa (o anche ad un brusco cambio di temperatura), una concimazione eccessiva o ad esagerate annaffiature.
3.5 Foglie Flosce, Scure e con le Punte Nere
Questi “sintomi” della pianta possono essere dovuti ad uno eccesso d’acqua insieme ad una scarsità di luce ambientale.
3.6 Foglie Gialle con Bordi Bruciati
Due possono essere le ragioni in grado di spiegare questo modo di presentarsi delle foglie, la prima è la presenza di una elevata secchezza ambientale, la seconda invece di annaffiature troppo scarse.
3.7 Foglie con Punte Secche che poi Cadono
La caduta delle foglie con punte secche potrebbe essere determinato da un problema a livello radicale, molto probabilmente dovuto al poco drenaggio del terreno, da annaffiature troppo abbondanti, e quindi, dalla presenza di ristagni.
Non solo, questa loro caduta può avvenire anche a causa del freddo, e quindi in seguito ad una gelata.
4. Quanto Costa?
Anche nel caso del Ficus Ginseng parliamo di una pianta abbastanza accessibile.
Ovviamente anche qui il prezzo varia in base alle sue dimensioni.
Per un Ficus Ginseng più o meno di 30 cm parliamo di cifre che si aggirano intorno ai 10 – 15 euro, man mano che passiamo a misure più importanti, come ad esempio un esemplare di quasi un metro, il prezzo di conseguenza cresce ed il suo costo si attesta più o meno sugli 80 euro.
5. Significato del Bonsai Ficus Ginseng
Di sicuro questa pianta riesce a trasmettere allegria solo ammirandola: un originale alberello dalle curiose forme, conferite in particolar modo da questo tronco contorto e intricato…
Con la sua “dinamicità” riesce a dare carattere a qualsiasi spazio e area nella quale deciderete di collocarlo.
Ma questa pianta sebbene comunichi movimento con le sue particolari curve, allo stesso tempo racchiude significati elementari importanti, quali ad esempio semplicità, armonia, equilibrio, pace, unità e abbondanza.
Infatti, per molti, essa è in grado di sprigionare una certa positività e maggiore sensibilità alla comprensione.
Non solo, il Ficus Ginseng si configura anche come la pianta perfetta da regalare nel caso si voglia trasmettere auguri di lunga vita, di nuovi inizi e salute.
O più semplicemente è un pensiero gentile da donare a chi si vuole bene.
Riassumendo: la facile manutenzione del Ficus Ginseng, come anche il suo lato estetico curioso e sbarazzino, per non parlare poi dei meravigliosi messaggi che porta con sé, lo rendono un magnifico dono “green” da regalare e regalarsi!